EXUVIA - nuovo album
- Ottieni link
- Altre app
di Serena Giorgetti 3M
Come ho già preannunciato il 7 maggio è uscito il nuovo album di Caparezza dal
titolo “Exuvia”.
Questo, preceduto dai singoli “Exuvia”, il quale ho personalmente recensito in uno degli ultimi articoli del blog, e “La scelta”, nonostante mantenga delle forti citazioni culturali ha delle tematiche molto diverse da tutti i suoi precedenti album. L’unico che forse è vagamente paragonabile al nuovo album è “709”, ovvero l’ultimo lavoro dell’artista.
Si direbbe che Caparezza, nei suoi due ultimi lavori si sia concentrato più sul cambiamento della sua persona, sui suoi sentimenti e le riflessioni che riguardano più lui in prima persona. Questo ha dato ai giornalisti molto spazio e creatività per le sue interviste, molto acclamate dai suoi fan, i quali, come è giusto che sia, sono desiderosi di conoscere le fondamenta e le cause di tale cambiamento e riflessione.
Nelle numerose interviste si riesce a captare un periodo della vita del cantante nella quale egli non è desideroso solo di continuare a conoscere la cultura in generale, ma anche una cultura della propria anima e del proprio io.
Fatte queste premesse queste sono le brevi recensioni di ogni singolo pezzo.
CANTHOLOGY
Feat. Matthew Marcantonio
Poco dopo aver cominciato a sentire queste canzoni, un fan di Capa non può non
cominciare a sorridere. Infatti, questo pezzo cita tutte le canzoni principali dei suoi
precedenti album cambiando loro significato, completamente stravolgendoli, quasi
come a beffeggiare il suo passato. È impossibile non classificarla come una delle
migliori canzoni del suo album anche solo per la bravura del cantante nel cucire
tutte quelle citazioni insieme. Il fine ultimo dell’artista è un grande sfogo dopo la
mal interpretazione di alcuni suoi brani come “Sono fuori dal tunnel”, vero e proprio
inno contro le feste e il divertimento senza alcun senso, cosa che lui reputa molto
triste ed al contrario diventò una hit da mettere in discoteca e “Vieni a ballare in
puglia” che tratta delle stragi sul lavoro a causa del menefreghismo di chi al potere
che come la prima è diventata una hit che veniva cantata senza alcun peso emotivo.
FUGADA’
Come si può vedere anche dal video del brano principale dell’album, Caparezza è in
fuga, in fuga dal suo io precedente, in fuga da tutto per fare chiarezza nelle sue idee.
Ovviamente è una fuga più mentale che fisica. Questo pezzo chiarisce
perfettamente da cosa è in fuga con un ritmo molto accentuato e incalzante.
EL SENDERO
Feat. Mishel Domenssain
Questa canzone parla di un cammino: in particolare del cammino dell’autore e di
molti altri cammini che troviamo nei libri e negli eventi storici, come la camminata di
Lazzaro o quella di Dante nella selva. Egli indaga su questi cammini, cammini
miracolosi, cammini dentro la psiche dell’uomo. Ovviamente nonostante questo
album rifletta più il cammino e l’anima dell’uomo e del cantante, le citazioni colte
tipiche di questo non possono mai mancare.
CAMPIONE DEI NOVANTA
Questo pezzo ha un sound che cerca di imitare i pezzi di musica elettronica degli
anni ‘90. Infatti il testo racconta dei primi debutti fallimentari dell’artista e della sua
successiva rinascita a seguito degli anni 2000. Esprime la frustrazione e il malessere
di quando non si sentiva abbastanza nella scena musicale di quel periodo sotto il
nome di Mikimix e come comunque non si sia tirato indietro diventando quello che
oggi tutti conosciamo col nome di Caparezza.
CONTRONATURA
Questo pezzo ha una musicalità molto diversa dallo stile dell’artista, tuttavia è molto
azzeccata per il messaggio che questo vuole trasmettere. Un messaggio che sembra
molto simile a quello di Leopardi che appunto vede la natura come crudele e
maligna: questa citazione viene resa molto chiara nell’introduzione del brano
chiamata “La Matrigna-Skit”.
ETERNO PARADOSSO
Nessun titolo spiega meglio la canzone più di questo che parla proprio del cantante
che vive in un eterno paradosso, ovvero in un eterno contrapporsi di cose bizzarre e
fuori dal comune.
LA SCELTA
Questo brano lo avrete sicuramente sentito nella radio questi giorni. Non è altro che
una bellissima composizione di citazioni al buon vecchio Ludovico van Beethoven e a
Mark Hollis. Entrambi, infatti, hanno dovuto fare una scelta molto importante tra la
carriera e la vita personale, un bivio che ha dovuto affrontare anche Caparezza.
AZZERA PACE
Il sound di questo brano assomiglia molto a quello di un brano-tipo rap, infatti il
brano riprende le caratteristiche tipiche di un rapper normale enfatizzando l’andare
contro corrente come caratteristica tipica di questo cantante e mettere scompiglio
nel “normale”. Come ha ricordato a dei gossippari su una sua storia, lui non si sente
superiore alla scena rap italiana, semmai il contrario, ma vuole solo enfatizzare il suo
modo di rappare fuori dal comune, il quale, comunque, prende ispirazione da molti
artisti emergenti di questo genere.
EYES WIDE SHUT
Sound rockeggiante e basso molto presente: è quello che ci voleva. Questo
bellissimo pezzo ha un messaggio molto complicato che sembra riferirsi al film di
Stanley Kubrick. Si riferisce in particolare alle maschere che lui non si rendeva conto
di portare. Tanti personaggi, i quali lui non disprezza, anzi è contento di aver portato
con sé nella sua vita in quanto gli permettono di essere quello che lui è in arte e
come dice lui stesso, senza arte l’uomo non è nulla. L’arte ci permette di sfuggire
dalla banalità, in sintesi quindi questo brano è un vero e proprio inno all’arte.
COME PRIPYAT
Capa qui parla di come si vede perso e vuoto in confronto al cambiamento di questi
ultimi anni, si paragona quindi a questa città vicino Chernobyl abbandonata per ovvi
motivi, la quale una volta era economicamente messa molto bene ma che ora non
conta più nulla.
IL MONDO DOPO LEWIS CARROLL
Questa canzone parla della pazzia dell’artista quasi alla fine della sua riflessione,
ovvero, riferendoci al video, arrivato nel bel mezzo della foresta. La pazzia è
riportata con la figura di Alice in the Wonderland e Lewis Carrol.
ZAIT!
Con un sound molto sperimentale Caparezza parla del tempo in tutte le sue forme, il
tempo che passa e si fa sempre più sentire. Tuttavia, questa canzone da molto più
spazio alla musicalità molto particolare rispetto al testo. Mischia infatti una parte
molto elettronica ad alcuni strumenti musicali, alternati dal testo e la voce distorta.
LA CERTA
All’inizio non si capisce molto bene a cosa si voglia riferire il cantante ma, andando
avanti, è chiaro si riferisca alla morte. Difatti, nel testo la morte, ovvero L’Ora, anche
detta La Certa, esplicita che è solo grazie a lei, al sapere della sua esistenza, che noi
facciamo qualcosa nella nostra vita e ci dice di vivere questa perché ne è solo una.
EXUVIA
In questo lungo viaggio, questa fuga, Exuvia è la rinascita, la trasformazione, la fine
di un lungo percorso interno. Con questa Caparezza è pronto a lasciarsi il passato
alle spalle senza ripudiarlo, come all’inizio dell’album, ma accettandolo.
CANTHOLOGY
Feat. Matthew Marcantonio
Poco dopo aver cominciato a sentire queste canzoni, un fan di Capa non può non cominciare a sorridere. Infatti, questo pezzo cita tutte le canzoni principali dei suoi
precedenti album cambiando loro significato, completamente stravolgendoli, quasi come a beffeggiare il suo passato. È impossibile non classificarla come una delle migliori canzoni del suo album anche solo per la bravura del cantante nel cucire tutte quelle citazioni insieme. Il fine ultimo dell’artista è un grande sfogo dopo la
mal interpretazione di alcuni suoi brani come “Sono fuori dal tunnel”, vero e proprio inno contro le feste e il divertimento senza alcun senso, cosa che lui reputa molto
triste ed al contrario diventò una hit da mettere in discoteca e “Vieni a ballare in puglia” che tratta delle stragi sul lavoro a causa del menefreghismo di chi al potere che come la prima è diventata una hit che veniva cantata senza alcun peso emotivo.
ETERNO PARADOSSO
Nessun titolo spiega meglio la canzone più di questo che parla proprio del cantante
che vive in un eterno paradosso, ovvero in un eterno contrapporsi di cose bizzarre e
fuori dal comune.
EYES WIDE SHUT
Sound rockeggiante e basso molto presente: è quello che ci voleva. Questo bellissimo pezzo ha un messaggio molto complicato che sembra riferirsi al film di Stanley Kubrick. Si riferisce in particolare alle maschere che lui non si rendeva conto di portare. Tanti personaggi, i quali lui non disprezza, anzi è contento di aver portato
con sé nella sua vita in quanto gli permettono di essere quello che lui è in arte e come dice lui stesso, senza arte l’uomo non è nulla. L’arte ci permette di sfuggire
dalla banalità, in sintesi quindi questo brano è un vero e proprio inno all’arte.
EXUVIA
In questo lungo viaggio, questa fuga, Exuvia è la rinascita, la trasformazione, la fine
di un lungo percorso interno. Con questa Caparezza è pronto a lasciarsi il passato
alle spalle senza ripudiarlo, come all’inizio dell’album, ma accettandolo.
FUGADA’
Come si può vedere anche dal video del brano principale dell’album, Caparezza è in fuga, in fuga dal suo io precedente, in fuga da tutto per fare chiarezza nelle sue idee. Ovviamente è una fuga più mentale che fisica. Questo pezzo chiarisce perfettamente da cosa è in fuga con un ritmo molto accentuato e incalzante.
CAMPIONE DEI NOVANTA
Questo pezzo ha un sound che cerca di imitare i pezzi di musica elettronica degli anni ‘90. Infatti il testo racconta dei primi debutti fallimentari dell’artista e della sua successiva rinascita a seguito degli anni 2000. Esprime la frustrazione e il malessere di quando non si sentiva abbastanza nella scena musicale di quel periodo sotto il nome di Mikimix e come comunque non si sia tirato indietro diventando quello che oggi tutti conosciamo col nome di Caparezza.
LA SCELTA
Questo brano lo avrete sicuramente sentito nella radio questi giorni. Non è altro che
una bellissima composizione di citazioni al buon vecchio Ludovico van Beethoven e a
Mark Hollis. Entrambi, infatti, hanno dovuto fare una scelta molto importante tra la
carriera e la vita personale, un bivio che ha dovuto affrontare anche Caparezza.
COME PRIPYAT
Capa qui parla di come si vede perso e vuoto in confronto al cambiamento di questi
ultimi anni, si paragona quindi a questa città vicino Chernobyl abbandonata per ovvi
motivi, la quale una volta era economicamente messa molto bene ma che ora non
conta più nulla.
ZAIT!
Con un sound molto sperimentale Caparezza parla del tempo in tutte le sue forme, il
tempo che passa e si fa sempre più sentire. Tuttavia, questa canzone da molto più
spazio alla musicalità molto particolare rispetto al testo. Mischia infatti una parte
molto elettronica ad alcuni strumenti musicali, alternati dal testo e la voce distorta.
EL SENDERO
Feat. Mishel Domenssain
Questa canzone parla di un cammino: in particolare del cammino dell’autore e di molti altri cammini che troviamo nei libri e negli eventi storici, come la camminata di
Lazzaro o quella di Dante nella selva. Egli indaga su questi cammini, cammini miracolosi, cammini dentro la psiche dell’uomo. Ovviamente nonostante questo
album rifletta più il cammino e l’anima dell’uomo e del cantante, le citazioni colte tipiche di questo non possono mai mancare.
CONTRONATURA
Questo pezzo ha una musicalità molto diversa dallo stile dell’artista, tuttavia è molto
azzeccata per il messaggio che questo vuole trasmettere. Un messaggio che sembra
molto simile a quello di Leopardi che appunto vede la natura come crudele e
maligna: questa citazione viene resa molto chiara nell’introduzione del brano
chiamata “La Matrigna-Skit”.
AZZERA PACE
Il sound di questo brano assomiglia molto a quello di un brano-tipo rap, infatti il
brano riprende le caratteristiche tipiche di un rapper normale enfatizzando l’andare
contro corrente come caratteristica tipica di questo cantante e mettere scompiglio
nel “normale”. Come ha ricordato a dei gossippari su una sua storia, lui non si sente
superiore alla scena rap italiana, semmai il contrario, ma vuole solo enfatizzare il suo
modo di rappare fuori dal comune, il quale, comunque, prende ispirazione da molti
artisti emergenti di questo genere.
IL MONDO DOPO LEWIS CARROLL
Questa canzone parla della pazzia dell’artista quasi alla fine della sua riflessione,
ovvero, riferendoci al video, arrivato nel bel mezzo della foresta. La pazzia è
riportata con la figura di Alice in the Wonderland e Lewis Carrol.
LA CERTA
All’inizio non si capisce molto bene a cosa si voglia riferire il cantante ma, andando
avanti, è chiaro si riferisca alla morte. Difatti, nel testo la morte, ovvero L’Ora, anche
detta La Certa, esplicita che è solo grazie a lei, al sapere della sua esistenza, che noi
facciamo qualcosa nella nostra vita e ci dice di vivere questa perché ne è solo una.
Questo, preceduto dai singoli “Exuvia”, il quale ho personalmente recensito in uno degli ultimi articoli del blog, e “La scelta”, nonostante mantenga delle forti citazioni culturali ha delle tematiche molto diverse da tutti i suoi precedenti album. L’unico che forse è vagamente paragonabile al nuovo album è “709”, ovvero l’ultimo lavoro dell’artista.
Si direbbe che Caparezza, nei suoi due ultimi lavori si sia concentrato più sul cambiamento della sua persona, sui suoi sentimenti e le riflessioni che riguardano più lui in prima persona. Questo ha dato ai giornalisti molto spazio e creatività per le sue interviste, molto acclamate dai suoi fan, i quali, come è giusto che sia, sono desiderosi di conoscere le fondamenta e le cause di tale cambiamento e riflessione.
Nelle numerose interviste si riesce a captare un periodo della vita del cantante nella quale egli non è desideroso solo di continuare a conoscere la cultura in generale, ma anche una cultura della propria anima e del proprio io.
Fatte queste premesse queste sono le brevi recensioni di ogni singolo pezzo.
Feat. Matthew Marcantonio
Feat. Mishel Domenssain
Feat. Matthew Marcantonio
Feat. Mishel Domenssain
Commenti
Posta un commento