La disfatta di Kanye West
Kanye West, rapper, cantautore, produttore e fashion designer, nato ad Atlanta nel
1977, è finito poco tempo fa sotto gli occhi di tutti a causa delle sue dichiarazioni
antisemite. Non è la prima volta, infatti, dopo il suo divorzio con la famosissima
imprenditrice Kim Kardashian, il cantante è stato più e più volte criticato per i suoi
comportamenti immaturi sui social, soprattutto per quanto riguarda le minacce ai
nuovi compagni dell’ex moglie, come quelle rivolte alla star del Saturday Night Live,
Pete Davidson, il ragazzo che accanto alla Kardashian riempì il vuoto lasciato dall'ex
(Kanye al riguardo in una sua canzone scrive: «Dio mi ha salvato da
quell’incidente/Solo per poter fare il c*** a Pete Davidson»).
Se allora nessuno aveva preso posizione contro le spietate affermazioni di Kanye nei confronti dei pretendenti di Kim, adesso il rapper sembra vedersela brutta, con Adidas e Gap che gli voltano le spalle e con una delle supermodelle più famose al mondo, Gigi Hadid, che gli impartisce una lezione.
Se allora nessuno aveva preso posizione contro le spietate affermazioni di Kanye nei confronti dei pretendenti di Kim, adesso il rapper sembra vedersela brutta, con Adidas e Gap che gli voltano le spalle e con una delle supermodelle più famose al mondo, Gigi Hadid, che gli impartisce una lezione.
Partiamo dall’inizio. Alla sfilata della Paris Fashion Week 2022 Kanye fa parlare di sé
a causa di alcune magliette della sua nuova collezione con su scritto "White Lives
Matter", slogan attribuito ai suprematisti bianchi americani che hanno iniziato a
usarlo nel 2015 in risposta al movimento Black Lives Matter e che l’Anti-Defamation
League ha dichiarato incitamento all’odio. Che fosse lontano dalla politica nera
tradizionale era chiaro già da tempo, nel 2005 infatti lo vediamo schierarsi con la
destra affermando: “A George Bush non importa dei neri” durante una trasmissione
in diretta internazionale per le vittime dell’uragano Katrina. Lascia il segno anche
nella piattaforma di Twitter dove, nel 2018, dichiarò che la schiavitù dei 400 anni fu
una scelta, più che un'imposizione. Negli anni successivi si è avvicinato a Donald
Trump, apparendo spesso in pubblico con cappellini da baseball che recitavano
Make America Great Again.
Questi suoi capi della White Lives Matter hanno creato molte controversie tra le
persone presenti all'evento, tant'è che la giornalista di British Vogue, Gabriella
Karefa-Johnson, lo ha definito un “comportamento indifendibile”, a ciò West ha
risposto facendo body shaming alla giornalista, a quel punto la modella Gigi Hadid
entra in scena difendendo senza indugio la giornalista commentando il post in cui
Kanye bullizzava la reporter con: «Desidereresti avere anche solo una piccola
percentuale del suo intelletto». Tutto ciò ha portato a delle scuse pubbliche del cantante.
Il divorzio con Adidas
Non molto tempo fa il signor West ha partecipato a una grande collaborazione col
famosissimo brand Adidas, con il quale ha prodotto il suo marchio di scarpe, le
Yeezy, che ha fruttato solo nel 2020 ben 1,7 miliardi di dollari, per poi arrivare al
valore complessivo del marchio di ben 3 miliardi di dollari americani.
Dopo una recente intervista in cui West in modo arrogante dichiara: “Fanc*** Adidas, sono io Adidas, Adidas ha violato e rubato le mie creazioni” oppure “La cosa 1 interessante di me e di Adidas è che io posso dire ca***te antisemite e loro non possono buttarmi fuori” finalmente il brand decide di interrompere ufficialmente l’intera collaborazione.
Dopo una recente intervista in cui West in modo arrogante dichiara: “Fanc*** Adidas, sono io Adidas, Adidas ha violato e rubato le mie creazioni” oppure “La cosa 1 interessante di me e di Adidas è che io posso dire ca***te antisemite e loro non possono buttarmi fuori” finalmente il brand decide di interrompere ufficialmente l’intera collaborazione.
Dobbiamo anche tener conto che tutti i diritti di design dei vari articoli del brand
Yeezy appartengono ad Adidas e che li possono vendere anche solo e soltanto con
il loro marchio e non con il marchio di Kanye, quindi il cantante non ha alcun diritto
su di esso.
Alessandro Lombi 4M
Maria Celeste Ercoli 4N
Bisogna separare l’arte dall’artista e scordarsi di Kanye fuori dalla musica
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