Ragazze non abbiate paura!

Ogni anno, l’8 Marzo, in relazione alla festa della Donna, sentiamo parlare di femminicidi, violenze e svantaggi femminili legati ad un retaggio storico del tutto patriarcale. Ma come possiamo noi, studentesse e studenti del Liceo Scientifico, enfatizzare questa giornata senza piangerci addosso per tutto quello che succede abitualmente?

È il nostro istituto che per primo festeggia in qualche modo noi, con il progetto STEM e con le 24 ragazze che parteciperanno quest’anno in confronto dei 16 ragazzi accettati. Ed è stata la nostra scuola ad incentivare la presenza di un numero maggiore di giovani donne di quarto e quinto, rispetto alle figure maschili. L’iniziativa del dipartimento per le pari opportunità è stata infatti quella di “incentivare lo studio delle Stem da parte del sesso femminile”.
Dato ancora più importante è quello delle iscrizioni, che sono state pari tra i generi (25 maschi e 24 femmine) le quali auspicano un cambiamento “nella limitazione” di una data materia di studio al sesso che per secoli è stato definito debole.

In secondo luogo, l’apprezzamento e la gioia nell’essere ciò che siamo, deve nascere da noi: la priorità è stare tutte dalla stessa parte. Lo stereotipo femminile per eccellenza è quello della nostra perfidia nei confronti di chi ci ha fatto un torto, il veleno che può esserci nelle nostre parole, ma almeno oggi, e per la prossima settimana, provate a fare un complimento ad una vostra amica, parente o compagna di classe. Invece di evidenziare un difetto, provate a fare un apprezzamento. Invece di un “mah, quel voto non te lo meritavi proprio”, provate un “brava! Come hai studiato per arrivare a questi risultati?”. Una parola, che a voi non costerà nulla, potrebbe essere la luce nella giornata di un’altra.

Se non ve lo siete mai sentito dire da nessuno: “Anche se sei una ragazza, puoi studiare ingegneria o informatica ed esserne fiera. Anche se sei una ragazza, puoi non eccellere nello studio. Anche se sei una ragazza, puoi scegliere di amare una ragazza. Anche se sei una ragazza, puoi fare la meccanica, la pilota d’aereo, la militare, la giudice, la scaricatrice di porto o, perché no, l’autista.
Perché nessuno può giudicarti come te stessa e, alla fine della fiera, se non piaci alle persone si può sopportare, se non ti piaci invece passerai notti in bianco con il rimorso di non esserti posta davanti alle opinioni altrui”

In ultimo, a chi vi dice che non ce la farete mai, che non è una cosa che fa per voi, ricordate loro i nomi di donne come Marie Curie, Samantha Cristoforetti, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Fabiola Giannotti e non abbiate paura di quello che volete!

Rampichini Virginia 4L

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