Le rune celtiche

Culti antichi
Ognuno di voi avrà sicuramente sentito parlare almeno una volta delle rune, simboli strani e spigolosi molto spesso incisi in delle pietre o su dei pezzetti di legno; non tutti però sanno che queste sono uno strumento magico e divinatorio druidico utilizzato dall’antico popolo Celtico.
So che le rune sono un alfabeto norreno o germanico, ma in questo articolo voglio approfondire lo scopo prettamente religioso che andrà a caratterizzare la religione dei celti dopo le invasioni dei Sassoni in Gran Bretagna e la diffusione di queste. Questa pratica è molto misteriosa in quanto la si è sempre trasmessa oralmente, solo in questi ultimi anni si è cominciato a scriverne l’utilizzo e la simbologia.
Queste “lettere” servono per lo più a trasmettere energia e, in alcuni casi, anche per avere alcuni auspici per il futuro. Le rune sono divise in tre gruppi da otto: il primo detto Fehu che racchiude rune con diverse finalità; il secondo chiamato Hagalaz dove vi sono le rune delle avversità e il terzo gruppo, Tywaz, che racchiude una speranza per l’uomo mettendo in luce aspetti sia negativi che positivi.
L’utilizzo di queste è molto semplice, basta estrarne una per sapere come andrà la giornata, tre per avere una risposta ad un quesito molto specifico e ben pensato, cinque se si vuole avere una risposta a quello che accadrà o sta accadendo con più precisione, infine sette per avere una visione completa di passato, presente e futuro.
Le rune, tuttavia, hanno anche un grande potere energetico che varia da persona a persona, sono utilizzate tuttora infatti, da diverse persone, le quali sono fermamente convinte dei loro benefici e della loro simbologia molto interessante che le rendono anche delle ottime ispirazioni per tatuaggi o trame di serie tv (e libri) come quella di “Shadowhunters”.

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