Giornata mondiale dei diritti umani

Insomma, sicuramente ci sono molti paesi distanti in cui è ben noto che i diritti umani non sono rispettati, ma vi assicuro che per trovare situazioni tanto scabrose non bisogna guardare così lontano. Ad esempio, lo sapevate che in Francia, intorno alla città di Calais, da più di vent’anni ci sono svariati campi profughi, con migliaia di persone al loro interno, senza condizioni igienicosanitarie di base e senza elettricità e acqua corrente? Oppure, siete a conoscenza dell’incendio che ha distrutto parte del campo profughi di Moria sull’isola di Lesbo?
È il più grande campo profughi dell’Europa con una situazione già critica prima dell’incendio, dato che conteneva oltre 12.000 richiedenti asilo, il quadruplo di quelli che era stato progettato per ospitare. Ma anche in Italia possiamo trovare campi simili, come quello di Lampedusa, e situazioni in cui i diritti umani fondamentali non sono garantiti. Come l’attuale vicenda della Calabria, su tutti i giornali in questi giorni, dove c’è un commissario della sanità per la situazione critica in cui versa la regione, ma non per il COVID-19, bensì per la mala sanità, dato che in più zone del suo territorio ci sono interi ospedali chiusi, dove quindi non è garantito il diritto alla salute.
Insomma, quando sentirete parlare di diritti dell’uomo violati, e situazioni in cui la vita delle persone è a limite, non immaginatevi solo un villaggio africano ridotto alla fame da una siccità, o un quartiere devastato dalla guerra in medio oriente, ma bensì pensate ad uno dei tanti campi profughi nel nostro paese e ai quartieri poveri delle città del mezzogiorno, ma non solo, dove povertà e criminalità dilagano.
Antonio Rosettani 2A
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