2 dicembre: abolizione della schiavitù

“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.”
(Art. 4 della Dichiarazione universale dei diritti umani).
Lo scopo di questa giornata è l'eliminazione delle forme contemporanee di schiavitù, perché anche se questa parola ci fa pensare a qualcosa di antico, di passato, la schiavitù persiste tuttora.
Questo fenomeno si è evoluto e si è mostrato in modi diversi durante la storia. Oggi sussistono ancora forme di schiavitù tradizionale, ma quelle che si manifestano più frequentemente sono quelle “nuove”; quelle che fanno parte della cosiddetta schiavitù moderna

Oltre alle forme tradizionali di lavoro forzato, ora esistono forme contemporanee, come i lavoratori migranti, che sono stati trafficati per lo sfruttamento economico di ogni tipo nell'economia mondiale: lavoro nella servitù domestica, industria edile, alimentare e dell'abbigliamento, settore agricolo e prostituzione forzata.
Parlando di lavoro minorile, più di 150 milioni di bambini ne sono vittime, pari a quasi un bambino su dieci in tutto il mondo. Molto frequentemente si riscontrano casi di lavoro minorile per lo sfruttamento economico. Ciò va contro la Convenzione sui diritti dell'infanzia , che riconosce "il diritto del bambino di essere protetto dallo sfruttamento economico e di svolgere qualsiasi lavoro che possa essere pericoloso o che interferisca con l'istruzione del bambino o che sia dannoso per la salute del bambino o lo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale".
Si può dire che questa è la forma di schiavitù più tremenda, per quanto possano esserlo le altre.
Infatti questi bambini vivono in alcune delle aree più povere del pianeta, come l’Africa e l’Asia meridionale. Molti di loro sono impegnati nel settore dell’agricoltura. Mentre i bambini e i giovani che sono costretti a compiere lavori pericolosi, sono circa 73 milioni.
In conclusione consiglio a chi vuole approfondire l’argomento, di leggere il libro “Piccoli schiavi” di Save the Children.
Commenti
Posta un commento